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Rischi Fecondazione assistita
Rischi per la paziente nella fecondazione assistita (PMA)
I rischi immediati sono percentualmente bassi poiché sono legati al prelievo ecoguidato transvaginale degli ovociti mediante aspirazione dei follicoli con un ago montato su una sonda ecografica.
Tali rischi comprendono traumatismo vascolare e possibile sanguinamento addominale nello 0,7%; infezioni pelviche nello 0,8%.
La sindrome da iperstimolazione ovarica rappresenta certamente la complicanza più temibile della fase di stimolazione. Benché nella forma grave richiedente ricovero ospedaliero si presenti solo nello 0,9%, vi sono delle forme lievi e intermedie che si risolvono spontaneamente senza necessità di ricovero ma che richiedono una attenta osservazione poiché comporta distensione addominale per l’aumento in volume delle ovaie, dolenzia diffusa, nausea.
Anche le forme più gravi che, come abbiamo detto, sono rare, non necessitano di intervento chirurgico ma vengono ristabiliti i parametri ematochimici con la semplice infusione in flebo delle opportune terapie.
La migliore prevenzione a tale sindrome è costituita dalla bassa stimolazione ormonale e dall’annullamento del ciclo quando vi sia un eccessivo numero di follicoli reclutati.
I bambini nati in tutto il mondo con tecniche di fecondazione assistita sono oltre 300.000 e gli studi sin’ora compiuti sull’incidenza di malformazioni congenite, la crescita e lo sviluppo neurologico di questi bambini non differisce da quelli concepiti spontaneamente.
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